Miniplane 125 Delta & Parapendio
(di Cesare Capitanio) Delta & Parapendio agosto 1999
Da tempo attendavamo di mettere le mani sulla nuova creatura di Diego Cecchetto; il momento è arrivato e bisogna dire che non abbiamo atteso invano.
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PER IL VOLO
MINIPLANE 125
di Cesare Capitanio
Da tempo attendavamo di mettere le mani sulla nuova creatura di Diego Cecchetto; il momento è arrivato e bisogna dire che non abbiamo atteso invano.
Infatti il TOP 80, il nuovo motore della premiata Per il Volo, presenta soluzioni molto interessanti e il Miniplane 125 nel complesso appare ben realizzato e curato in ogni dettaglio come solo "bricolage" (così è soprannominato Diego nell’ambiente) sa fare.
Le note caratteristiche del Miniplane possono essere riassunte con quattro aggettivi: leggero, silenzioso, essenziale, sobrio. Chi conosce Diego Cecchetto non faticherà a riconoscerlo nella sua stessa creatura.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Il nuovo Miniplane 125 ricalca le stesse linee di progetto già segnate dai suoi predecessori: cilindrata, peso e consumo contenuti, ingombro ridotto, semplicità d'avviamento, elica libera al minimo e contenimento delle vibrazioni.
Per livelli di spinta si colloca in gamma medio/alta pur presentando un peso complessivo contenuto entro i 19 kg, ciò grazie al propulsore di soli 80 cc accoppiato ad un'elica bipala da 125 cm e alla essenzialità quasi minimalista di ogni componente utilizzato.
Ne risulta un paramotore molto pulito nelle linee e nella realizzazione, di facile utilizzo e dai consumi veramente ridotti.
Il telaio
E' realizzato in tubolari d'alluminio e presenta una linea molto pulita ed essenziale con uno sviluppo verticale di circa 98 cm e una larghezza di 40.
Offre un buon appoggio a terra e risulta stabile durante l'avviamento e le operazioni pre-volo. Manca purtroppo un qualsiasi sistema di protezione della culla inferiore del telaio che è quindi esposta a ogni sfregamento a terra.
I distanziali dell'imbrago presentano due possibili posizioni di installazione a seconda delle caratteristiche corporee del pilota e sono vincolati al telaio mediante due pratici pomelli con vite.
La gabbia e scomponibile ed e realizzata nella più classica tradizione di casa Cecchetto mediante raggi strutturali in Ergal e cerchio di protezione composto da bacchette di fibra di vetro con rete tesata. Molto curata la realizzazione dell'insieme con i raggi che si avvitano saldamente sul telaio ed il cerchio che viene vincolato a questi mediante sistemi di aggancio a scatto.
La selletta
E' realizzata dalla Easy Fly su specifiche della Per il Volo e adotta il sistema anticoppia PSF ora integrato nella fascia ventrale e quindi automaticamente disponibile all'aggancio di questa.
Adotta doppie bretelle con spallacci larghi e confortevoli ed è munita sia di tasca portaoggetti inferiore che di due laterali. Buona anche la realizzazione del cuscinetto dorsale. A richiesta
sono disponibili le fibbie a sgancio rapido.
Il serbatoio
Ha una capacita utile di 7,5 litri ed è realizzato in polietilene trasparente. E' alloggiato sotto il motore in posizione rialzata rispetto al terreno, poggia su un traversino del telaio ed è tenuto in sede da una robusta fascia con chiusura in velcro. Inusuale la mancanza della classica pompetta di carico del carburante ma, come vedremo in seguito, non grave data la presenza dell'arricchitore manuale sul carburatore. Semplice e rapida sia la rimozione che il montaggio.
Il motore
Il TOP 80 e giunto alla seconda serie e ciò che più si nota rispetto alla prima è la diversa foggia del convogliatore d'aria che non ha più quell'aspetto, un po' buffo, dettato dalla presenza della ventolina centrifuga con comando rinviato.
Ora il raffreddamento, sempre ad aria forzata, è realizzato mediante una ventola calettata direttamente all’albero motore.
Ciò ha comportato la soluzione di non pochi problemi data la presenza, sullo stesso punto di calettamento, dell'avviamento a strappo.
In sostanza e stato realizzato una sorta di carter scatolato che oltre a svolgere la funzione di convogliatore, integra anche quella di supporto motore con quattro punti di aggancio. Sul cilindro è poi montato un carter convogliatore termoformato che provvede a distribuire l'aria di raffreddamento intorno e sopra al gruppo termico.
Il risultato finale è molto buono e sicuramente ne ha guadagnato l'affidabilità complessiva che non vede più l’utilizzo di rinvii, cinghiette e ammennicoli vari.
Un altro particolare che non passa inosservato è il tubo di scarico che, insolitamente, non è munito del classico silenziatore applicato al terminale dell'espansione ma è bensì realizzato con una doppia camera insonorizzata che fascia e comprende l'intero sistema di espansione.
A fronte di un evidente aumento del volume complessivo, si nota però una notevole efficacia del sistema che, come vedremo in seguito, consente al TOP 80 di esibire livelli di rumore molto contenuti.
L’alimentazione è realizzata direttamente nella pompa carter mediante pacco lamellare e carburatore a membrana Walbro da 27 mm con arricchitore manuale. A richiesta è disponibile anche il carburatore a vaschetta con conseguente miglioramento dei consumi.
Il box di aspirazione è la classica realizzazione Per il Volo che consente un efficace riempimento e abbattimento del rumore d'aspirazione.
La trasmissione del moto all'elica è affidata ad un gruppo di riduzione 1:3,6 con ingranaggi in bagno d'olio e frizione centrifuga a secco con masse strisciati sinterizzate. Diversi i particolari di questo gruppo di riduzione che ci hanno ben impressionati.
Anzitutto l'estrema fluidità dell'insieme, al punto che vien da chiedersi se per caso non si sono dimenticati di montare gli ingranaggi! Poi la cura di ogni particolare, dalla bella frizione al tubetto di decantamento con tanto di calamita "acchiappa limatura". Infine l'incredibile semplicità di smontaggio e manutenzione: due sole viti a brugola per smontare il gruppo riduzione dal motore ed avere completa accessibilità al gruppo frizione!
I vantaggi in termini di possibilità e rapidità di intervento appaiono evidenti: poco meno di un minuto per la sostituzione di gruppo riduzione completo di elica. Insomma roba da competizione!
MISURE AL BANCO Le misurazioni al banco hanno fatto registrare una spinta statica media di 49,39 kg, con una punta massima di 51,8 kg ad un regime di giri oscillante tra i 9230 e i 9250 giri/minuto. Il consumo di carburante registrato alla spinta massima, si è attestato a 4,61 lt/h, determinando quindi una possibile autonomia di volo, alla spinta massima, di 1 ora e 38 minuti. Incredibile il consumo alla spinta livellata che, lo ricordiamo, è stata rilevata con pilota di peso corporeo di 100 kg: 1,96 lt/h ! Ne consegue un'autonomia di volo di ben 3 ore e 50 minuti. Mediando tali risultati e riportandoli ad un utilizzo reale, ne risulta un'autonomia reale di volo di 3 ore e 27 minuti con un range operativo di ben 119,4 km. Insomma i macinatori di chilometri saranno finalmente soddisfatti.Assolutamente di rilevo anche il livello di rumore che fa registrare un ottimo 58,4 db a 100 m alla spinta livellata. In assoluto il valore più contenuto ad oggi registrato. |
CONDIZIONI DI PROVA carico totale al decollo 131,2 Kg altitudine 187 m temperatura 8° umidità relativa 66% pressione atmosferica 890mB velocità del vento al suolo 5-15 Km/h
RUMOROSITA'
SPINTA STATICA MASSIMA
INDICE DI SOVRACCARICO
INDICE DI CARICO
DISTANZA OPERATIVA
CONSUMI
RATEO GUADAGNO DI QUOTA |
UTILIZZO
L'imbragarsi risulta agevole e una volta allacciati i cosciali, il pettorale e serrate le bretelle ausiliarie, il paramotore è ben appoggiato e solidale alla schiena.
il peso contenuto contribuisce a trasmettere una piacevole sensazione di "facilita" d'uso e movimento.
L'avviamento, grazie al rinvio alto, risulta semplice anche a paramotore indossato ed è sempre pronto.
Attendendo il momento del decollo, è possibile apprezzare sia il contenutissimo livello delle vibrazioni che del rumore.
La posizione dei distanziali e la geometria complessiva dell'imbrago, agevolano non poco i movimenti ed il gonfiaggio della vela. In fase di decollo non si avvertono indesiderati effetti da parte della coppia di rovesciamento e quindi la presa di velocità risulta sicura ed agevole. Una volta in volo l'inserimento nell'imbrago è abbastanza semplice e il comfort offerto è di buon livello.
Il motore ha un comportamento molto morbido e l'erogazione della potenza avviene sempre in modo graduale, tanto che in un primo momento pare quasi che tenda a ritardare l'entrata in coppia. Ad una più attenta analisi si capisce invece che e proprio una caratteristica di questo propulsore a cui bisogna però fare l'abitudine, soprattutto se si è abituati a propulsori più nervosi.
Anche alla spinta massima la rumorosità percepita e il livello di vibrazioni sono decisamente
al di sotto della media, per non parlare della spinta livellata che, per piloti nell'intorno dei 100 kg, si ottiene a circa 6200-6300 giri con ulteriore diminuzione di rumore e vibrazioni.
* CONCLUSIONI
Non credo che serva aggiungere molte parole per trarre le conclusioni di questa prova, mi limiterò a dire che l'utilizzo e il pilotaggio del Miniplane è tanto "normale" e tranquillo da far sembrare il volo in paramotore la cosa più naturale di questo mondo. Scusate se è poco!
Ormai quasi chiunque sa cos'è lntemet e come si "naviga" nell'oceano informatico. Per il Volo ha quindi pensato bene di realizzare il manuale d'uso del Miniplane in formato ipertestuale e consultabile con un qualunque browser per Internet.
Le informazioni disponibili sono numerosissime, da come si appronta il mezzo per il volo a
come realizzare la miscela ed ogni altra sorta di consiglio utile al fine di sfruttare al meglio il Miniplane.
Tutti gli argomenti sono ordinatamente elencati in una lista sempre disponibile sulla sinistra dello schermo e con un semplice "click" si viaggia in lungo e largo nelle informazioni che interessano.
La qualità e quantità degli argomenti è veramente elevata e possono tornare utili non solo per chi possiede un Miniplane.
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Ultimo aggiornamento (Giovedì 18 Febbraio 2010 11:12)